Associazione Diversamente A sostegno di persone con disagio psichico e dei loro familiari
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Diversamente

L'Associazione Diversamente nasce nel 2004 da un gruppo di familiari che, partendo dalla propria esperienza personale, sono stati mossi dal desiderio di migliorare la relazione con la persona sofferente, avere più informazioni sul mondo della salute mentale e approfondire i rapporti con le strutture di cure.

Da allora Diversamente si impegna nell'accoglienza, ascolto e accompagnamento di familiari e amici di persone con disagio psichico, promuovendo forme di intervento rivolte al benessere della persona e alla cura del malato. 

Partendo da una prospettiva bio - psico - sociale e adottando un approccio multidisciplinare e centrato sull'alleanza, l'Associazione propone percorsi  individualizzati, psicoeducazione  in gruppo, passando da esperienze creative come i laboratori.

 - Associazione Diversamente

La nostra Mission

Affrontare la malattia mentale non è facile. Ancora oggi esiste una forte stigmatizzazione perché non se ne parla abbastanza o perché le informazioni diffuse arrivano alle orecchie della gente in modo confuso e distorto creando pregiudizi e false credenze.

La verità è che può capitare a tutti noi di perdere l’equilibrio e di cadere in un profondo stato di malessere. Alcuni, grazie alle proprie risorse interne ed esterne, riescono a superare la crisi, altri ne restano incastrati e necessitano di un percorso di cura appropriato.

L’Associazione Diversamente è attivamente impegnata nella lotta contro lo stigma, promuovendo la corretta informazione sulla salute mentale e proponendo una relazione d’aiuto che contrasti il giudizio affinchè la persona sofferente possa sentirsi accolta e sostenuta dalla rete familiare e sociale.

Chi siamo?

Il 10 ottobre si è svolta la 30esima Giornata sulla Salute Mentale.

A Milano, in zona Isola, si sono incontrate diverse associazioni e cooperative che hanno a cuore questo tema, oltre a svolgere ogni giorno un lavoro sodo per aiutare chi ne ha bisogno.

Anche Diversamente è stata presente in questa importante occasione, che ha visto molti volti interessati ad ascoltare e a farsi ascoltare. Alla Stecca 3, la partecipazione di ogni associazione ha dimostrato come ci siano molte possibilità per aiutare gli altri in modo differente.

Con lo scambio di parole e l’aiuto del materiale cartaceo, le persone si sono interessate al lavoro di Diversamente, avvicinandosi a quello che fa per aiutare gli altri e al pensiero di potersi far aiutare.

Vi lasciamo qui sotto il cartellone creato ed utilizzato per la giornata!

Chi siamo? - Associazione Diversamente

Una finestra di dialogo con i familiari

In questo spazio vorremmo proporvi spunti, riflessioni e testimonianze di alcuni dei familari che frequentano l'Associazione e partecipano ai nostri corsi.

Sulla formazione del familiare esperto in psicoeducazione, vi proponiamo l'intervista a Carlo:
Il corso, coordinato dalla dott.ssa Pioli, è cominciato a novembre con l'intento di formare volontari esperti per sostenere l'offerta della Associazione. Si tratta di persone che seguono già da molti anni i corsi di Diversamente e quindi hanno un bagaglio di esperienze, di fatti accaduti, fatiche e successi da mettere a disposizione di un sapere esperienziale che strutturato può dare grandi frutti. Si è passati da un primo momento teorico (temi fondanti, documenti,ecc.) ad  esercizi pratici sull'ascolto attivo e problem solving. Ci siamo accorti che queste tecniche non servono solo nelle situazioni difficili, ma nella quotidianità,  nell'ambito lavorativo, portando benefici a noi e agli altri. Fondamentale l'ascolto attivo, vera chiave di volta della comunicazione, mai scontata. Inoltre, lo specifico lavoro di Diversamente derivato dal metodo psicoeducativo del professor Ian Falloon ha permesso ad alcuni familiari di sentirsi più autonomi nella gestione dei problemi. La formazione continua con entusiasmo e aspettative!” 

Sul tema del rapporto con le istituzioni, vi proponiamo invece l'intervista a Fausto:A settembre la risposta negativa causa mancanza fondi per il tirocinio lavorativo di alcuni giovani adulti con disagio psichico, tra cui mio figlio, mi ha mobilitato a controllare sui documenti pubblici l'entità dei finanziamenti del Piano di Salute regionale e quelli conseguenti ai 4 Comuni che mi riguardano. Con queste informazioni ho mandato una mail alle istituzioni preposte, chiedendo spiegazioni e ciò  ha provocato una positiva risposta e la riconsiderazione dei tirocini. È stato evidente che, nella carenza di collegamento tra gli enti, di una rete che favorisca informazione e soluzioni, è sempre più necessario che soggetti attivi (familiari, chi opera nella società, ecc.) prendano iniziativa per provocare cambiamenti proficui.”